un posto nuovo intervista laboratorio politico patto civico reggio calabria

Giovani e spazi cittadini politici da conquistare

L’intervista a Jessica Borrello del Laboratorio Politico Patto Civico

Il 4 marzo è passato ormai da più di un mese ma nei territori l’impegno politico non si ferma mai. Il 2 marzo 2018 all’Auditorium Lucianum a Reggio Calabria si è tenuto un incontro con i candidati locali al Parlamento Nazionale.

Ho proposto senza successo questo articolo a diversi giornali locali e, anche se non è più legato alla cronaca cittadina, merita di essere pubblicato perché si tratta di una piccola analisi che fa da termometro dello “febbre” politica a Reggio Calabria. Anche per ricordarci che c’è qualcos’altro che si muove. Specie in questi giorni nei quali Giuseppe Scopelliti, ex sindaco ed ex presidente di Regione, ha cominciato il suo periodo di detenzione.

Dicevamo quindi, le elezioni politiche sono finite da un pezzo ma all’incontro organizzato il 2 marzo 2018 dal Laboratorio Politico Patto Civico i cittadini hanno potuto ascoltare i candidati chiamati ad esprimersi su tematiche concrete di rilievo nazionale.  

Presenti cinque candidati: Federica Dieni (M5S), Alessia Stelitano (Potere al Popolo), Francesco Lucà (Lista del Popolo), Ottavio Amaro (PD), Raffaella Brancati (Popolo della Famiglia) e Francesco Talarico (Forza Italia).

In meno di due ore, si è riusciti a farsi un’idea delle posizioni, della capacità espositiva e dell’approccio dei diversi partiti su diverse tematiche: dal lavoro giovanile all’immigrazione, dai trasporti al contrasto della criminalità organizzata. La modalità dell’incontro volta ad un certo pragmatismo: i candidati non conoscevano le domande e avevano due minuti per rispondere.

A questo tipo di incontri cittadini si sa, l’età media dei partecipanti tende ad essere alta. Mi colpisce quindi la presenza di una giovane moderatrice. Si tratta di Jessica Borrello, studentessa di Giurisprudenza di quasi 26 anni. Le faccio qualche domanda alla fine dell’incontro e la trovo sorpresa dalla richiesta di conoscere la sua opinione.

un posto nuovo intervista laboratorio politico patto civico reggio calabria

Quest’anno per la prima volta voterò anche per il senato. L’incontro di stasera mi aiuterà meglio a capire come orientarmi – dice subito. 

  • Come e perché ti sei avvicinata al Laboratorio Politico Patto Civico?

Ho partecipato alla costituzione di Patto Civico come segretaria, ruolo che ho ricoperto per quasi 3 anni. Da giovane mi interessava capire meglio i meccanismi che stanno alla base di varie problematiche, a partire dalla progettazione.

  • Di cosa si occupa Patto Civico e quando si è costituito?  

Il laboratorio Patto Civico è nato dall’incontro di varie realtà associative reggine. Si è cominciato a costituire quando circa un anno e mezzo prima delle elezioni comunali reggine, quando una fucina di menti provava a tracciare un pensiero comune. Si è pensato di dare un’impronta cittadina alle elezioni e poi si è costituito un patto politico per dare ai cittadini l’opportunità di interagire tra loro, comprendere le dinamiche alla base del discorso politico, confrontarsi e ovviamente fare un’analisi di quelli che sono i risultati che scaturiscono dalle azioni dei vari politici. Poi si è elaborato il discorso sulla città metropolitana: possibilità di proporre uno statuto sulla città metropolitana e l’elezione del sindaco della città. Non abbiamo una casacca politica ma forniamo aiuto e cooperazione a chi sta al governo. Oltre a monitorare la situazione politica, cerchiamo di fornire delle proposte. Abbiamo un documento programmatico.

  • Da chi è formato il LP-PC?

Il laboratorio è fatto da giovani e adulti che sono anche tecnici esperti, professionisti in diversi settori. In questo modo, col contributo di ognuno si riescono ad elaborare proposte pratiche.

  • Come vengono coinvolti i giovani all’interno di patto civico?

All’inizio la partecipazione dei giovani era ridotta. Ora ce ne sono una decina. Di solito i partecipanti si avvicinano per inviti diretti da parte di soci, per mezzo di associazioni. Alcuni vengono dall’Università. Di solito si tratta di gente che è già impegnata in vari ambiti associativi.

  • Reggio Calabria infatti ha tante associazioni, ma pochi i giovani che si impegnano in politica. Ti sembra un paradosso? Come si può rendere nuovamente interessante la politica?

Un domandone. Io stessa non saprei come rispondere. Noto che la sfiducia influisce, che la politica sembra è una cosa noiosa, lontana che riguarda pochi potenti che non si preoccupano dei sogni e alle speranze dei giovani. Manca una formazione sociale e politica che dovrebbe partire nelle scuole. Lì magari sarebbe più efficace avendo già una rete di relazioni sociali, invece di creare qualcosa da fuori e cercare di “attrarre” quando la chiamata viene da fuori. Bisognerebbe far capire che la politica ha un effetto concreto sulle nostre vite.

  • Che obiettivi ha raggiunto finora il LP-PC?

un posto nuovo intervista laboratorio politico patto civico reggio calabriaInizialmente era stata creata una rete di associazioni che avevano partecipato alla costituzione del patto programmatico. Attualmente si sta lavorando al percorso “Tante Agorà in una sola città – Costruiamo insieme la città metropolitana” con l’obiettivo di costituire un’agorà cittadino per proporre incontri diretti. In questo modo vogliamo anche incentivare la partecipazione dei giovani. Incontri con Giuseppe Savagnone e padre Patricello sono stati partecipati ad esempio, così come l’incontro di oggi con i candidati. Ora Il lavoro principale è quello sulla città metropolitana e quindi sullo statuto.

  • Credi che il lavoro di formazione politica dovrebbe svolgersi anche nelle università?

In un futuro sarebbe auspicabile.

 

Alla fine della breve intervista chiedo a Maria Laura Tortorella, coordinatrice di LP-PC di indicarmi 3 cose da fare nei prossimi dieci anni.

Lavorare insieme trovando i fili per unire la ricchezza della diversità. Leggere la realtà con sincerità, accettare i mali atavici per tentare di combatterli, per ottenere sviluppo.

Alla stessa domanda Jessica Borrello e altri ragazzi che avevano assistito all’incontro rispondono così: “cambiare la mentalità delle persone, più eventi culturali e aggregativi per i giovani, un buon livello di formazione scolastica e professionale”.

un posto nuovo intervista laboratorio politico patto civico reggio calabria

Gli spazi cittadini del confronto politico  

Perchè a Reggio Calabria si fatica ad avere spazi di incontro laici, pubblici, comunali? L’incontro con i candidati del 2 marzo si è tenuto nell’auditorium della Fondazione Lucianum, Opere caritative educative. Gli incontri del Movimento Reggio Non Tace che dal 2010 si occupa di risveglio civile contro la ‘ndrangheta, è nato grazie alla comunità CVX, la Comunità di Vita Cristiana e anche lì utilizzando l’Auditorium San Paolo, solo per fare due esempi importanti. La commistione tra impegno civico e ambienti cattolici sembra insomma essere un elemento naturale a Reggio Calabria. Non c’è nulla di male ovviamente anzi, ogni iniziativa di attivismo sociale e politico che si dichiari nel segno dell’antindrangheta e del rifiuto di ogni forma di fascismo, è un segnale positivo.

Non mancano inoltre altri tipi di sale utilizzabili, sempre a pagamento ovviamente, per incontri, convegni, presentazioni di libri e qualsivoglia tipo di evento.

 

Certo è che Reggio Calabria è una città dove mancano luoghi di ritrovo cittadini, case del popolo, biblioteche (quelle ci sono in realtà, ma ne parleremo in un’altra puntata). Spazi di ritrovo per i giovani alternativi ai bar come aule studio, sale wifi e qualsiasi altra forma di spazio dove poter creare connessioni in forma pubblica, gratuita e quindi inclusiva. Il miraggio del Miramare come punto di ritrovo stabile di associazioni e della cultura è durato troppo poco (anche se oggi viene usato per bellissimi eventi musicali). 

Nonostante questo, la politica dal basso a Reggio Calabria, in ogni sua forma e orientamento politico, ha continuato a muoversi creando occasioni di confronto utilizzando spazi ricavati, conquistati di solito a pagamento. Eppure i beni e le strutture vuote in città non mancano, una vecchia storia ben nota ad attori sociali ed enti istituzionali che indubbiamente incide sulla partecipazione e sulla formazione dei giovani reggini e avrà effetti nel lungo termine.

Sul palco dell’incontro con i candidati del 2 marzo due le presenze femminili under 35: Federica Dieni e Alessia Stelitano candidate rispettivamente del M5S e di Potere al Popolo. La prima è stata eletta alla Camera e comincerà dal 23 marzo la sua seconda legislatura, la seconda si appresta a continuare a fare politica sul territorio con il neo costituito gruppo di PaP Reggio Calabria.

 

Due nomi per due storie politiche diverse, utili a ricordare che se si vuole si può dare spazio ai giovani che tanto, altrimenti, se lo prendono lo stesso.

 

Lascia un commento